2 NOVEMBRE 2023: L'ALLUVIONE TRA LE PROVINCE DI PISTOIA, PRATO E FIRENZE

BREVE PREAMBOLO: SECONDO SEMESTRE DEL 2023 MOLTO CALDO 

Iniziamo con l’esaminare il caldo intenso nei mesi precedenti: dalla terza decade di Maggio alla seconda decade di Novembre, abbiamo avuto solamente una decade che si è chiusa sotto la media a livello termico: la prima di Agosto.  

Oltre a questa folle fase prolungata, la Toscana ha registrato l’Ottobre più caldo della storia (battendo il record dello scorso 2022, quindi record su record), il quale ha chiuso localmente oltre 3°C sopra la media stagionale

Tutto questo ha contribuito a scaldare ulteriormente i nostri mari e, inevitabilmente, a favorire lo sviluppo di potenziali intensi temporali non appena si fossero presentate le condizioni ideali.

La temperatura media di Ottobre 2023

ANALISI DEL TEMPORALE ALLUVIONALE 

Dalla seconda decade di Ottobre, la nostra zona e in particolar modo tutte le aree appenniniche e pedemontane, sono state interessate da precipitazioni abbondanti dopo settimane/mesi di assenza di vere piogge, riducendo il deficit idrico. 

Questo perchè, il flusso Atlantico e le relative grandi depressioni che stazionano (in tale periodo) solitamente sull’Europa centro-settentrionale, si sono spinte più a sud verso il Mediterraneo, creando per giorni e giorni proprio tra alta Toscana e Friuli, un corridoio di confluenza tra correnti oceaniche più fresche e masse d’aria umide e calde in risalita dal nord-africa.                          

Ecco poi che arriviamo al 2 Novembre. Una violenta tempesta Atlantica denominata “Ciaran”, sferza le coste di Francia e Inghilterra tra la tarda serata del 2 e le prime ore del 3, con raffiche di vento prossime ai 200 km/h e sviluppo di temporali con anomale grandinate di medio-grosse dimensioni (molto rare anche in Estate in tali zone) 

Già il giorno prima, possiamo intuire con che tipo di perturbazione rischiamo di avere a che fare: un’ampia e profonda depressione pronta ad affondare e transitare sul Mediterraneo, alimentata da due masse d’aria di origine totalmente diversa: una fredda (polare marittima) in discesa dalla Groenlandia, e l’altra umida e calda in risalita dal nord-africa.

La configurazione barica prevista per il 2 Novembre

                               

La mattina di Giovedì 2 Novembre, i principali modelli matematici sono praticamente tutti concordi nel calcolare la formazione di un temporale stazionario e autorigenerante tra il tardo pomeriggio e la sera, poco più a nord o a sud non importa, ma viene previsto grossomodo tra le province di Pisa, Pistoia, Prato e Firenze.

Nel primo pomeriggio, ecco i primi segnali di un potenziale evento importante: a causa della lentezza con cui si sposta questa ampia depressione, e grazie anche allo “zampino” della Corsica, si instaura una convergenza di venti al suolo tra Libeccio (vento più fresco e umido da sud-ovest) e Scirocco (vento caldo e umido da sud-est). 

Intorno alle 15, inizia quindi a prendere vita questa linea temporalesca, la quale si estende dal Livornese alle nostre zone, producendo rovesci temporaleschi a intermittenza. Dopo una pausa, dalle 18:30/19:00 riprende a piovere forte e costantemente, e dal radar si capisce benissimo cosa sta nascendo: un pericoloso temporale autorigenerante (V-Shaped), ovvero un forte temporale che staziona per più ore nella stessa zona senza riuscire a spostarsi. Pioverà violentemente senza sosta per almeno 2 ore, causando nubifragi e alluvioni lampo con l’esondazione di fiumi e corsi d’acqua secondari.

Il Radar delle 19:25 ci mostra il temporale (V-Shaped) alimentato dai forti venti di Libeccio e Scirocco

Ma quanto è piovuto esattamente ? 

Vi riporto qui i dati di alcune località della nostra zona dotate di stazioni meteorologiche (per chi non lo sapesse la pioggia si misura in millimetri mm,  e 1 mm di pioggia equivale ad 1 litro di acqua in un m2.) 

  • Stabbia  189,0 mm
  • Lazzeretto 180,2 mm 
  • Cerbaia  177,6 mm 
  • San Baronto  153,0 mm 
  • Vinci  134,8 mm 
  • Castelmartini  113,0 mm 
  • Cerreto Guidi  86,6 mm 

Sono dati folli, poiché da quando si rilevano i dati in zona (da circa 80-90 anni), mai era piovuto così tanto in poco tempo, e in un’area così vasta. Per capirci meglio, neanche durante la famosa alluvione di Firenze del 1966 piovve in questa modalità nella nostra zona. 

Un evento del genere si può ripetere ? Purtroppo si. Le temperature in costante medio aumento, favoriscono ormai episodi sempre più estremi. Passiamo da mesi di siccità, a brevi ed intense fasi piovose o forti temporali localizzati, da mesi caldi con temperature sopra la media, a brevi irruzioni di aria molto fredda anche in Primavera… 

Riassumendo, dobbiamo imparare a convivere con questo tipo di eventi, tramite prevenzione e informazione.



- Samuele Montedoro -